ETTORE: STORIE INCREDIBILI

Mi chiamo Ettore, sono il più anziano qui nella comunità che mi accoglie a San Lazzaro di Savena e sono qui da tanti anni. Non sono sempre stato qui, ma prima abitavo a San Lazzaro con mia mamma; mio papà è morto giovane e per questo non ho potuto studiare.

Tutti dicono che sono pigro, forse perché mi vedono spesso a fumare sigarette nella veranda. In realtà -giuro! – non ne fumo più di dieci al giorno… e poi vi dico che mi sto godendo la pensione, specialmente al mattino, quando mi fumo la mia prima sigaretta dopo il caffè.

Prima di diventare anziano ho lavorato a lungo come meccanico di automobili e poi come operatore cimiteriale… che mi piaceva, perché mi faceva sentire utile.

Poi – questa ve la devo proprio raccontare! – non tutti sanno che un’estate, quando ero più giovane, sono andato a Roma con la bicicletta da corsa e oltre la stanchezza ho dovuto sopportare anche il gran caldo. Ne ho tante da raccontare, tante avventure, alcune ai limiti del credibile.

Chi mi conosce infatti sostiene che io ogni tanto inventi queste storie, ma sono talmente belle che vale la pena crederci!

Sono un grande tifoso del Bologna da quando avevo quattordici anni, da quando ho visto la finale scudetto tra il Bologna e l’Inter. Era il 1964. Bei tempi.

 

Ettore Nolatini

(foto di Claudia D’Eramo)