E’ online il sito del Museo Olinto Marella

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E’ online il sito del Museo Olinto Marella!

Sabato 12 giugno 2021 alle ore 15 sarà inaugurato il Museo Olinto Marella in viale della Fiera 7 a Bologna, a porte chiuse nel pieno rispetto delle misure di contenimento della pandemia in corso. Ma non preoccupatevi, sarà possibile visitarlo a partire dalla settimana successiva!

In quel luogo Padre Marella ha dato compimento al primo progetto della Città dei Ragazzi per dedicarsi agli ultimi e ai piccoli senza speranza.
«Parliamo di un uomo che poteva scegliere qualsiasi strada, ma che ha scelto gli ultimi, chi non ha nessuno, chi non ha volto, chi è invisibile, chi non trova attenzione. La sua carità non si preoccupava solo di aiutare e di sfamare chi era nel bisogno, ma cercava di donare loro un futuro da cittadini liberi e responsabili. La carità per lui era il punto di arrivo di un pensiero profondo e lucido, era la scelta di una missione al fianco degli ultimi, era lo strumento di speranza per gli invisibili.» sottolinea l’Arcivescovo di Bologna, Card. Matteo Zuppi.

Per portare pane e Vangelo ai poveri, Marella aveva trasformato la casupola della nettezza urbana in una chiesa: la Cattedrale dei Poveri, dove aveva chiamato a raccolta i poveri abitanti e per loro celebrava ogni mattina la Messa, cui faceva seguire delle offerte, in un offertorio a parti rovesciate. L’edificio è rimasto abbandonato e pericolante per decenni, finché ha potuto prendere vita in un’operazione di rigenerazione dopo oltre un anno di lavori di ricostruzione a cura dell’Opera di Padre Marella.

In questa idea culturale ambiziosa, della cui progettazione e curatela si è occupata Claudia D’Eramo, per l’allestimento museale multimediale si è coinvolto lo studio auroraMeccanica, che ha reso unico e vivo il racconto. La chiamata a raccolta della curatrice ha coinvolto giovani artisti (Matteo Lucca), fotografi (Simone Martinetto) e documentaristi (Luca Capponi) che hanno compreso e sposato l’unicità di quest’uomo ed hanno mostrato nel loro lavoro profonda sensibilità e attenzione per gli ultimi, sempre raccontati con grazia, empatia e passione. «Il museo vuole far immergere i visitatori nella complessità di Olinto Marella, vuole guidarli in un’esperienza totalizzante e intima nella vita del Beato e in quella dei suoi ragazzi. È un museo che fa conoscere Marella in modo non didascalico ma appassionante, struggente, anche ironico, restituendogli la complessità e la profondità di una persona che è stata sacerdote, figlio, padre, testimone e simbolo di coscienza e carità radicale e intelligente.» incalza la curatrice Claudia D’Eramo.

Il Museo ospita quattro ambienti e una serie di installazioni multimediali, tra cui l’opera d’arte collettiva realizzata da Matteo Lucca e dai mille partecipanti alla cerimonia di Beatificazione in piazza Maggiore lo scorso 4 ottobre 2020. Grazie a un generoso contributo della Fondazione Carisbo è stato possibile realizzare le opere e gli allestimenti museali che sono in funzione dei visitatori, i veri protagonisti – con Olinto Marella e i suoi figli – di questo spazio.

«Tra i diversi progetti alla cui realizzazione la Fondazione Carisbo ha contribuito, in occasione della Beatificazione di don Olinto Marella promossa dall’Arcidiocesi – dichiara il Vice Presidente della Fondazione, Carlo Cipolli –, vediamo oggi compiersi un progetto di grande importanza per la cittadinanza: un museo allestito proprio nell’edificio, ristrutturato dall’Opera di Padre Marella, che rappresentò la prima sede scelta di Padre Marella per intraprendere la sua opera sociale nei quartieri più poveri di Bologna. Tale museo allestito in modo multimediale, secondo le moderne tecniche museali che coniugano qualità artistica e coinvolgimento del visitatore, costituisce un tassello di un percorso che vedrà coinvolta tutta la cittadinanza, con particolare attenzione ai ragazzi delle scuole medie e superiori».

L’inaugurazione rappresenta infatti solo l’inizio di un percorso di approfondimento della figura di Olinto Marella, simbolo di carità, protagonista del suo tempo e della città di Bologna e Beato.
In occasione dell’inaugurazione del Museo sarà lanciata anche una campagna di crowdfunding Ripartire insieme – in ricordo di padre Gabriele Digani, successore di Padre Marella recentemente scomparso, per proseguire l’impegno educativo finalizzato all’autonomia e alla responsabilità così come voluto dal fondatore cui è dedicato il museo.

L’inaugurazione si svolgerà nel pieno rispetto delle misure di contenimento della pandemia in corso e a porte chiuse.
Sarà possibile richiedere delle visite e approfondire scrivendo alla mail museo@operapadremarella.it o compilando il form presente sul sito.

Il portale ospiterà anche un archivio digitale che nei prossimi mesi andrà ad arricchirsi con lavori di ricerca storica.